STANDARD, CARATTERE, CURIOSITA’
Non tanto come molti pensano, però rugoso sì, lo Shar Pei è conosciuto quasi esclusivamente per le rughe, il che fa dimenticare che sotto alle rughe c’è un cane.
E che cane!
A causa di questa unicità lo Shar Pei è sempre stato un record-dog: Cane più strano del mondo, cane più raro del mondo, cane più caro al mondo.
POCHE RUGHE, TANTE RUGHE Si dice che lo Shar Pei sia tutto plissettato perché le rughe dovevano proteggere le parti vitali quando la razza era utilizzata nei combattimenti però osservando le foto dell’epoca, ci si rende conto che non è cosi.
Nei cani degli anni ’50 e ’70 di rughe non ce n’è traccia, neanche sulla testa.
L’iper-rugosità, è stata selezionata dagli americani al puro e semplice scopo di creare un cane “diverso”, strano, originale… e di farne un business.
CARATTERE ATTITUDINI E CURIOSITA’
Lo Shar Pei, di particolare, ha soprattutto il carattere. Pur essendo stato selezionato sia per la caccia che per i combattimenti, infatti, lui è un cane zen: pacifico, tranquillo, perfino apparentemente pigro (solo apparentemente, perché se c’è da far qualcosa è subito pronto). Guarda il mondo con superiore distacco, è difficilissimo che vada a rompere le scatole a qualcuno, uomo o cane che sia, è molto tollerante con i bambini e ci gioca pure volentieri: se poi sono loro a rompere le scatole a lui, si alza e se ne va.
Con gli altri cani, difficilmente è attaccabrighe: però, se lo cercano, il suo passato di combattente torna a galla. Per questo motivo non è facilissimo farlo convivere con altri cani dello stesso sesso, specie se parliamo di due maschi: però impossibile non è. Con gli umani che non conosce ha due possibili atteggiamenti: se è in casa sua, gli abbaia ed è un ottimo cane da guardia, sempre vigile e buon avvisatore, ma mai inutilmente aggressivo; se li incontra per strada li guarda come se fossero trasparenti. E se un estraneo prova ad accarezzarlo, gli fa una faccia da “ cosa vuoi !?! “ che gela immediatamente qualsiasi approccio. Per questo a volte si può avere l’impressione che sia un cane apatico, inutile, perfino antipatico: un curioso oggetto di arredamento e poco più. Niente di più sbagliato. Per capirlo bisogna viverlo, perché l’unico essere vivente per cui letteralmente impazzisce è il suo umano. Con lui è tutto sguardi adoranti, gioco, rapporto di vera e propria simbiosi, voglia di stare vicini-vicini a scambiarsi coccole. I cuccioli di Shar Pei hanno una particolarità super-piacevole, che è quella di imparare in tempi brevissimi a non sporcare in casa per questo è un cane pulitissimo. Lo Shar Pei va osservato all’interno della sua famiglia per capirlo, lo si vedrà giocare come un pazzo, cooperare, cercare il rapporto…ma anche sparire letteralmente e mettersi a dormire nel suo angolino quando si accorge che gli umani hanno altro da fare. La sua presenza viene leggermente tradita dal fatto che russa come una motosega, ma per il resto “è come non averlo”.
Il bello dello Shar Pei è proprio questo: è un cane che si attiva solo se ti attivi anche tu. In quel caso si dimostra un vero atleta, pronto a scarpinare in montagna per ore, ma anche un gentledog da città, dispostissimo a farsi ammirare passeggiando tra le vetrine; ed è disposto anche a praticare qualche sport. Non perché non abbia l’agilità necessaria, ma perché magari ti fa mezzo percorso impeccabile e poi decide che “basta così, grazie, adesso vado a sdraiarmi un po’ all’ombra”. Ha anche le sue fisse: se piove, non avrà nessuna voglia di uscire di casa e gli farà palesemente schifo bagnarsi i piedi nelle pozzanghere.
CONCLUDENDO: lo Shar Pei è davvero un cane particolare e speciale: ma lo è per il suo carattere, più che per le sue rughe, è un cane di famiglia che deve vivere in famiglia: sì, sa fare la guardia, ma non può essere mollato da solo in giardino, lui vuole assolutamente stare con i suoi umani: tanto che si suol dire che non si può “possedere” uno Shar Pei, ma che si è “posseduti” dallo Shar-Pei. Gli americani dicono che è come le ciliegie: uno tira l’altro, uno Shar Pei deve essere per sempre.
Non tanto come molti pensano, però rugoso sì, lo Shar Pei è conosciuto quasi esclusivamente per le rughe, il che fa dimenticare che sotto alle rughe c’è un cane.
E che cane!
A causa di questa unicità lo Shar Pei è sempre stato un record-dog: Cane più strano del mondo, cane più raro del mondo, cane più caro al mondo.
POCHE RUGHE, TANTE RUGHE Si dice che lo Shar Pei sia tutto plissettato perché le rughe dovevano proteggere le parti vitali quando la razza era utilizzata nei combattimenti però osservando le foto dell’epoca, ci si rende conto che non è cosi.
Nei cani degli anni ’50 e ’70 di rughe non ce n’è traccia, neanche sulla testa.
L’iper-rugosità, è stata selezionata dagli americani al puro e semplice scopo di creare un cane “diverso”, strano, originale… e di farne un business.
CARATTERE ATTITUDINI E CURIOSITA’
Lo Shar Pei, di particolare, ha soprattutto il carattere. Pur essendo stato selezionato sia per la caccia che per i combattimenti, infatti, lui è un cane zen: pacifico, tranquillo, perfino apparentemente pigro (solo apparentemente, perché se c’è da far qualcosa è subito pronto). Guarda il mondo con superiore distacco, è difficilissimo che vada a rompere le scatole a qualcuno, uomo o cane che sia, è molto tollerante con i bambini e ci gioca pure volentieri: se poi sono loro a rompere le scatole a lui, si alza e se ne va.
Con gli altri cani, difficilmente è attaccabrighe: però, se lo cercano, il suo passato di combattente torna a galla. Per questo motivo non è facilissimo farlo convivere con altri cani dello stesso sesso, specie se parliamo di due maschi: però impossibile non è. Con gli umani che non conosce ha due possibili atteggiamenti: se è in casa sua, gli abbaia ed è un ottimo cane da guardia, sempre vigile e buon avvisatore, ma mai inutilmente aggressivo; se li incontra per strada li guarda come se fossero trasparenti. E se un estraneo prova ad accarezzarlo, gli fa una faccia da “ cosa vuoi !?! “ che gela immediatamente qualsiasi approccio. Per questo a volte si può avere l’impressione che sia un cane apatico, inutile, perfino antipatico: un curioso oggetto di arredamento e poco più. Niente di più sbagliato. Per capirlo bisogna viverlo, perché l’unico essere vivente per cui letteralmente impazzisce è il suo umano. Con lui è tutto sguardi adoranti, gioco, rapporto di vera e propria simbiosi, voglia di stare vicini-vicini a scambiarsi coccole. I cuccioli di Shar Pei hanno una particolarità super-piacevole, che è quella di imparare in tempi brevissimi a non sporcare in casa per questo è un cane pulitissimo. Lo Shar Pei va osservato all’interno della sua famiglia per capirlo, lo si vedrà giocare come un pazzo, cooperare, cercare il rapporto…ma anche sparire letteralmente e mettersi a dormire nel suo angolino quando si accorge che gli umani hanno altro da fare. La sua presenza viene leggermente tradita dal fatto che russa come una motosega, ma per il resto “è come non averlo”.
Il bello dello Shar Pei è proprio questo: è un cane che si attiva solo se ti attivi anche tu. In quel caso si dimostra un vero atleta, pronto a scarpinare in montagna per ore, ma anche un gentledog da città, dispostissimo a farsi ammirare passeggiando tra le vetrine; ed è disposto anche a praticare qualche sport. Non perché non abbia l’agilità necessaria, ma perché magari ti fa mezzo percorso impeccabile e poi decide che “basta così, grazie, adesso vado a sdraiarmi un po’ all’ombra”. Ha anche le sue fisse: se piove, non avrà nessuna voglia di uscire di casa e gli farà palesemente schifo bagnarsi i piedi nelle pozzanghere.
CONCLUDENDO: lo Shar Pei è davvero un cane particolare e speciale: ma lo è per il suo carattere, più che per le sue rughe, è un cane di famiglia che deve vivere in famiglia: sì, sa fare la guardia, ma non può essere mollato da solo in giardino, lui vuole assolutamente stare con i suoi umani: tanto che si suol dire che non si può “possedere” uno Shar Pei, ma che si è “posseduti” dallo Shar-Pei. Gli americani dicono che è come le ciliegie: uno tira l’altro, uno Shar Pei deve essere per sempre.
STORIA
Abbondanti pieghe e muso ad ippopotamo, sono le prime caratteristiche che colpiscono, ma se si va oltre, approfondendo, s'intuisce subito di a vere a che fare con un cane un po' speciale. Orgoglio, dignità e devozione sono i suoi tratti caratteriali principali, tanto da farlo sembrare schivo ed un po' snob, ma non è così; la forza e la dominanza, come la riservatezza e l'infinita devozione verso l'uomo, prendono spunto dalla cultura orientale e più precisamente dall'antica civiltà cinese.
E' proprio in quest'epoca lontana, che si trovano le prime traccie del cane "pelle di sabbia" (shar pei = pelle di sabbia) e precisamente nel 206 a. C. durante la dinastia Han. Il luogo di origine dello Shar pei è indicato nella città di Dah Let sul Mar Cinese meridionale, ed i primi allevatori furono i contadini di queste terre, che impiegavano i cani, sia per la caccia a grossa selvaggina, che come guardiani di greggi e proprietà. Successivamente lo Shar pei venne anche impiegato per i combattimenti fra consimili, sfruttandone la pelle elastica che consentiva di muoversi anche se immobilizzato dall'avversario; fortunatamente si rivelò comunque poco adatto a tale scopo e l'utilizzo presto abbandonato.
Nell'epoca contemporanea, lo Shar pei visse uno dei momenti più bui della sua storia millenaria, poiché negli anni '40, con l'avvento del comunismo in Cina e la rivoluzione maoista, l'allevamento e il possesso di cani, veniva considerato un lusso deviante, su cui gravavano ingenti tasse ed in secondo luogo, i cani dovevano servire per sfamare la popolazione cinese allo stremo. Fino agli anni '60 il numero degli esemplari andò via via diminuendo, fino all'orlo dell'estinzione, ma grazie ad alcuni capi esportati a Macao ed Hong Kong, questa meravigliosa razza è giunta fino a noi. Matgo Law da Hong Kong, viene considerato il salvatore dello Shar pei, fu lui infatti, che ancora studente, appassionato cinofilo, fece le prime ricerche per avere informazioni sulla razza di cui possedeva un esemplare. Venuto in possesso di una copia della rivista statunitense DOGS, apprese che in America lo shar pei veniva considerato già estinto e ne veniva pubblicata la foto dell'ultimo soggetto esistente. Prontamente rispose alla rivista, mostrando gli esemplari in suo possesso e con l'aiuto di un altro appassionato, C. C. Ming avviò l'operazione di salvataggio, per far progredire la razza oltre i confini di Hong Kong. Alla lettera di Matgo Law, pubblicata sulle pagine di DOGS, gli allevatori americani risposero con moltissime richieste per avere delle coppie da allevare, e da quei tempi, fino ai giorni nostri, il passo fu breve.
E' proprio in quest'epoca lontana, che si trovano le prime traccie del cane "pelle di sabbia" (shar pei = pelle di sabbia) e precisamente nel 206 a. C. durante la dinastia Han. Il luogo di origine dello Shar pei è indicato nella città di Dah Let sul Mar Cinese meridionale, ed i primi allevatori furono i contadini di queste terre, che impiegavano i cani, sia per la caccia a grossa selvaggina, che come guardiani di greggi e proprietà. Successivamente lo Shar pei venne anche impiegato per i combattimenti fra consimili, sfruttandone la pelle elastica che consentiva di muoversi anche se immobilizzato dall'avversario; fortunatamente si rivelò comunque poco adatto a tale scopo e l'utilizzo presto abbandonato.
Nell'epoca contemporanea, lo Shar pei visse uno dei momenti più bui della sua storia millenaria, poiché negli anni '40, con l'avvento del comunismo in Cina e la rivoluzione maoista, l'allevamento e il possesso di cani, veniva considerato un lusso deviante, su cui gravavano ingenti tasse ed in secondo luogo, i cani dovevano servire per sfamare la popolazione cinese allo stremo. Fino agli anni '60 il numero degli esemplari andò via via diminuendo, fino all'orlo dell'estinzione, ma grazie ad alcuni capi esportati a Macao ed Hong Kong, questa meravigliosa razza è giunta fino a noi. Matgo Law da Hong Kong, viene considerato il salvatore dello Shar pei, fu lui infatti, che ancora studente, appassionato cinofilo, fece le prime ricerche per avere informazioni sulla razza di cui possedeva un esemplare. Venuto in possesso di una copia della rivista statunitense DOGS, apprese che in America lo shar pei veniva considerato già estinto e ne veniva pubblicata la foto dell'ultimo soggetto esistente. Prontamente rispose alla rivista, mostrando gli esemplari in suo possesso e con l'aiuto di un altro appassionato, C. C. Ming avviò l'operazione di salvataggio, per far progredire la razza oltre i confini di Hong Kong. Alla lettera di Matgo Law, pubblicata sulle pagine di DOGS, gli allevatori americani risposero con moltissime richieste per avere delle coppie da allevare, e da quei tempi, fino ai giorni nostri, il passo fu breve.
STANDARD UFFICIALE
FCI Standard N° 309 / 09.08.1999
SHAR-PEI
ORIGINE: Cina
PATRONATO: F.C.I.
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 14.04.1999
UTILIZZAZIONE: cane da caccia e da guardia
CLASSIFICAZIONE F.C.I. : Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2.1 Molossoidi
Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE
Cane di media taglia, attivo, compatto, dal rene corto, inscrivibile in un
quadrato. Le rughe sul cranio, le pieghe a livello del garrese, le sue orecchie piccole e il muso che ricorda quello dell’ippopotamo, gli conferiscono un aspetto unico. I maschi sono più grandi e più potenti delle femmine
PROPORZIONI IMPORTANTI
• L’altezza dello Shar-Pei al garrese è quasi uguale alla lunghezza del corpo dalla
punta della spalla alla punta della natica; ciò specialmente nei maschi.
• La distanza dal tartufo allo stop corrisponde pressappoco a quella dallo stop
all’occipite.
TESTA piuttosto grande in rapporto al corpo. Le rughe sulla fronte e le guance si
prolungano per formare giogaia.
REGIONE DEL CRANIO
Cranio piatto, largo
Stop medio
REGIONE DEL MUSO
Tartufo grande e largo, preferibilmente nero, ma è ammesso qualsiasi colore in
conformità al colore generale del mantello. Le narici sono molto aperte.
Muso costituisce una caratteristica della razza. Largo dall’inizio alla fine, non ha
alcuna tendenza a restringersi. Labbra e parte superiore del muso molto
spessi. Un rigonfiamento alla base del tartufo è tollerato.
Bocca si preferiscono di un nero bluastro la lingua, il palato, le gengive e le labbra, la
lingua macchiettata di rosa è tollerata; la lingua interamente rosa è del
tutto indesiderabile. Nei cani dal mantello di colore diluito la lingua è tutta color lavanda.
Mascelle- denti mascelle forti che presentano una perfetta chiusura a forbice, cioè
gli incisivi superiori si sovrappongono gli inferiori con stretto contatto e
sono impiantati perpendicolarmente alle mascelle. Lo spessore del labbro
inferiore non deve essere tale da disturbare la chiusura delle mascelle.
Occhi scuri, a mandorla, dall’espressione imbronciata. L’iride dal colore più chiaro è
tollerata nei cani che hanno il mantello di un colore diluito. La funzione del globo oculare e delle palpebre non deve in nessun caso essere disturbato da pelle, pieghe o peli che le circondano. Qualsiasi segno d’infiammazione del globo oculare, della congiuntiva o delle palpebre è da proscrivere. Niente entropion
Orecchi molto piccoli, piuttosto spessi, a forma di triangolo equilatero, leggermente arrotondati all’estremità; sono attaccate alte con l’estremità
ripiegata in direzione dell’occhio; ben posizionate in avanti sopra gli occhi, sono ben distanziate e cadono ben aderenti al cranio. L’orecchio eretto è un decisamente indesiderabile.
COLLO forte, di media lunghezza, ben innestato sulle spalle. La pelle lassa sotto
il collo non deve essere eccessivamente sviluppata
CORPO nei cani adulti, le pieghe cutanee sul corpo sono molto indesiderabili
tranne che al garrese e alla base della coda, dove ci sono pieghe di media
consistenza.
Linea superiore scende leggermente dietro il garrese per rialzarsi leggermente sul
rene
Dorso corto, solido
Rene corto, largo, leggermente bombato
Groppa piuttosto piatta
Torace largo e ben disceso; la regione sternale arriva al livello dei gomiti
Linea inferiore rimonta leggermente sotto le reni.
CODA spessa e rotonda alla radice, si affusola in una punta fine. La coda è attaccata
molto alta, tratto caratteristico della razza. Può essere portata alta e
incurvata, arrotolata in ricciolo chiuso o ricurva sopra o su uno dei due lati del dorso. L’assenza di coda o una coda accorciata sono decisamente indesiderabili.
ARTI
ANTERIORI sono diritti, di moderata lunghezza e con una buona ossatura. La pelle
non ha pieghe.
Spalle muscolose, ben aderenti e oblique
Metacarpo leggermente inclinato, forte ed elastico.
POSTERIORI muscolosi. Solidi, moderatamente angolati, perpendicolari al suolo; visti da dietro, i posteriori sono paralleli. Pieghe sulla coscia, le gambe e il metatarso come pure un ispessimento della pelle a livello dei garretti, sono indesiderabili.
Garretto ben disceso
PIEDI di moderata grandezza, compatti, non schiacciati. Le dita hanno buone nocche.
Non ci sono speroni ai posteriori
ANDATURA l’andatura preferita è il trotto. Il movimento è sciolto, equilibrato
ed energico con buon allungo degli anteriori e forte spinta dei posteriori.
I piedi hanno tendenza a convergere verso l’asse centrale quando la velocità aumenta. L’andatura artefatta è un difetto.
MANTELLO
PELO è una caratteristica della razza: corto, duro e irto. Il pelo è diritto e separato sul
corpo, in generale più adagiato sugli arti. Non c’è sottopelo. La lunghezza del pelo può variare da 1 a 2,5 cm. Non è mai toelettato.
COLORE tutti i colori uniti sono accettati tranne il bianco. Spesso il pelo della coda
e della regione posteriore delle cosce è d’una tonalità più chiara. Un tono più ombreggiato lungo il dorso e sugli orecchi è tollerato.
TAGLIA
Altezza 44 – 51 cm al garrese
DIFETTI : Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata
come difetto e la severità con cui questo difetto va penalizzato deve essere
proporzionata alla sua gravità
DIFETTI GRAVI
• Chiusura diversa dalla forbice (transitoriamente, è tollerato un leggerissimo
enognatismo)
• Muso affilato
• Lingua macchiettata (tranne lingua macchiettata di rosa)
• Orecchi grandi
• Coda attaccata bassa
• Pelo di una lunghezza che sorpassa 2,5 cm.
DIFETTI ELIMINATORI
• Muso piatto con enognatismo importante; prognatismo.
• Lingua tutta rosa
• Labbra inferiori arrotolate, ostacolando la chiusura delle mascelle
• Occhi rotondi, sporgenti; entropion, ectropion
• Pieghe delle pelle o peli che ostacolano la funzione normale degli occhi
• Orecchi eretti
• Anurismo; mozziconi di coda
• Pieghe importanti della pelle sul corpo (tranne al garrese e alla radice della coda)
e sugli arti
• Colori non uniti (albini, striature, chiazze di colore, macchie, cani nero-focati,
colore che forma una sella)
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente
discesi nello scroto.
NOTA: qualsiasi modifica fisica artificiale dello Shar-Pei (in modo particolare alle labbra e alle palpebre) elimina il cane dalla competizione.
FCI Standard N° 309 / 09.08.1999
SHAR-PEI
ORIGINE: Cina
PATRONATO: F.C.I.
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 14.04.1999
UTILIZZAZIONE: cane da caccia e da guardia
CLASSIFICAZIONE F.C.I. : Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2.1 Molossoidi
Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE
Cane di media taglia, attivo, compatto, dal rene corto, inscrivibile in un
quadrato. Le rughe sul cranio, le pieghe a livello del garrese, le sue orecchie piccole e il muso che ricorda quello dell’ippopotamo, gli conferiscono un aspetto unico. I maschi sono più grandi e più potenti delle femmine
PROPORZIONI IMPORTANTI
• L’altezza dello Shar-Pei al garrese è quasi uguale alla lunghezza del corpo dalla
punta della spalla alla punta della natica; ciò specialmente nei maschi.
• La distanza dal tartufo allo stop corrisponde pressappoco a quella dallo stop
all’occipite.
TESTA piuttosto grande in rapporto al corpo. Le rughe sulla fronte e le guance si
prolungano per formare giogaia.
REGIONE DEL CRANIO
Cranio piatto, largo
Stop medio
REGIONE DEL MUSO
Tartufo grande e largo, preferibilmente nero, ma è ammesso qualsiasi colore in
conformità al colore generale del mantello. Le narici sono molto aperte.
Muso costituisce una caratteristica della razza. Largo dall’inizio alla fine, non ha
alcuna tendenza a restringersi. Labbra e parte superiore del muso molto
spessi. Un rigonfiamento alla base del tartufo è tollerato.
Bocca si preferiscono di un nero bluastro la lingua, il palato, le gengive e le labbra, la
lingua macchiettata di rosa è tollerata; la lingua interamente rosa è del
tutto indesiderabile. Nei cani dal mantello di colore diluito la lingua è tutta color lavanda.
Mascelle- denti mascelle forti che presentano una perfetta chiusura a forbice, cioè
gli incisivi superiori si sovrappongono gli inferiori con stretto contatto e
sono impiantati perpendicolarmente alle mascelle. Lo spessore del labbro
inferiore non deve essere tale da disturbare la chiusura delle mascelle.
Occhi scuri, a mandorla, dall’espressione imbronciata. L’iride dal colore più chiaro è
tollerata nei cani che hanno il mantello di un colore diluito. La funzione del globo oculare e delle palpebre non deve in nessun caso essere disturbato da pelle, pieghe o peli che le circondano. Qualsiasi segno d’infiammazione del globo oculare, della congiuntiva o delle palpebre è da proscrivere. Niente entropion
Orecchi molto piccoli, piuttosto spessi, a forma di triangolo equilatero, leggermente arrotondati all’estremità; sono attaccate alte con l’estremità
ripiegata in direzione dell’occhio; ben posizionate in avanti sopra gli occhi, sono ben distanziate e cadono ben aderenti al cranio. L’orecchio eretto è un decisamente indesiderabile.
COLLO forte, di media lunghezza, ben innestato sulle spalle. La pelle lassa sotto
il collo non deve essere eccessivamente sviluppata
CORPO nei cani adulti, le pieghe cutanee sul corpo sono molto indesiderabili
tranne che al garrese e alla base della coda, dove ci sono pieghe di media
consistenza.
Linea superiore scende leggermente dietro il garrese per rialzarsi leggermente sul
rene
Dorso corto, solido
Rene corto, largo, leggermente bombato
Groppa piuttosto piatta
Torace largo e ben disceso; la regione sternale arriva al livello dei gomiti
Linea inferiore rimonta leggermente sotto le reni.
CODA spessa e rotonda alla radice, si affusola in una punta fine. La coda è attaccata
molto alta, tratto caratteristico della razza. Può essere portata alta e
incurvata, arrotolata in ricciolo chiuso o ricurva sopra o su uno dei due lati del dorso. L’assenza di coda o una coda accorciata sono decisamente indesiderabili.
ARTI
ANTERIORI sono diritti, di moderata lunghezza e con una buona ossatura. La pelle
non ha pieghe.
Spalle muscolose, ben aderenti e oblique
Metacarpo leggermente inclinato, forte ed elastico.
POSTERIORI muscolosi. Solidi, moderatamente angolati, perpendicolari al suolo; visti da dietro, i posteriori sono paralleli. Pieghe sulla coscia, le gambe e il metatarso come pure un ispessimento della pelle a livello dei garretti, sono indesiderabili.
Garretto ben disceso
PIEDI di moderata grandezza, compatti, non schiacciati. Le dita hanno buone nocche.
Non ci sono speroni ai posteriori
ANDATURA l’andatura preferita è il trotto. Il movimento è sciolto, equilibrato
ed energico con buon allungo degli anteriori e forte spinta dei posteriori.
I piedi hanno tendenza a convergere verso l’asse centrale quando la velocità aumenta. L’andatura artefatta è un difetto.
MANTELLO
PELO è una caratteristica della razza: corto, duro e irto. Il pelo è diritto e separato sul
corpo, in generale più adagiato sugli arti. Non c’è sottopelo. La lunghezza del pelo può variare da 1 a 2,5 cm. Non è mai toelettato.
COLORE tutti i colori uniti sono accettati tranne il bianco. Spesso il pelo della coda
e della regione posteriore delle cosce è d’una tonalità più chiara. Un tono più ombreggiato lungo il dorso e sugli orecchi è tollerato.
TAGLIA
Altezza 44 – 51 cm al garrese
DIFETTI : Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata
come difetto e la severità con cui questo difetto va penalizzato deve essere
proporzionata alla sua gravità
DIFETTI GRAVI
• Chiusura diversa dalla forbice (transitoriamente, è tollerato un leggerissimo
enognatismo)
• Muso affilato
• Lingua macchiettata (tranne lingua macchiettata di rosa)
• Orecchi grandi
• Coda attaccata bassa
• Pelo di una lunghezza che sorpassa 2,5 cm.
DIFETTI ELIMINATORI
• Muso piatto con enognatismo importante; prognatismo.
• Lingua tutta rosa
• Labbra inferiori arrotolate, ostacolando la chiusura delle mascelle
• Occhi rotondi, sporgenti; entropion, ectropion
• Pieghe delle pelle o peli che ostacolano la funzione normale degli occhi
• Orecchi eretti
• Anurismo; mozziconi di coda
• Pieghe importanti della pelle sul corpo (tranne al garrese e alla radice della coda)
e sugli arti
• Colori non uniti (albini, striature, chiazze di colore, macchie, cani nero-focati,
colore che forma una sella)
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente
discesi nello scroto.
NOTA: qualsiasi modifica fisica artificiale dello Shar-Pei (in modo particolare alle labbra e alle palpebre) elimina il cane dalla competizione.
COLORI
TUTTI I COLORI DELLO SHAR PEI
Lo Shar pei può vantare d’essere la razza con più varianti di colori, suddivise in due categorie: SOLIDI e DILUITI tutti rigorosamente in tinta unita, senza macchie o parti di colore contrastanti. Alcuni soggetti si distinguono dal colore del muso “maschera”, che possono averla con varie sfumature del nero, del colore del manto o con sfumature solo intorno al naso.
I COLORI SOLIDI devono avere lingue rigorosamente BLU mentre i DILUITI hanno la lingua piu chiara color LAVANDA la lingua macchiettata di rosa è tollerata.
NERO: Colore dominante, spesso il nero nasce da genitori “colorati” per questo il cucciolo una volta adulto prende sfumature se blu-grigio argento, se cioccolato-marrone ruggine. La lingua chiara su soggetto nero è una seria mancanza di pigmentazione.
FULVO: Uno dei colori più antichi e più diffusi da qui deriva “cane con pelle di sabbia”, sia per il colore e sia per il tipo di pelo in molti casi pungente.
ROSSO: attualmente ha buona diffusione, può variare da rosso chiaro a molto intenso, da evidenziare tra le varie sfumature di rosso, il mogano colore molto intenso, fino ad arrivare al 5 punti di rosso (diluto, che ha mantello, naso, polpastrelli, ano e unghie rossi)
CREMA: solido o diluito, è il colore meno pigmentato, variando da quasi bianco ad avorio. Il soggetto tende ad essere più scuro sulla schiena, coda e orecchie.
BLU: (solido o diluito) varia da blu chiaro ad intenso grigio scuro, passando per blu argentato e fumo. Tartufo blu- grigio, in qualche caso quasi nero, ma si vede la differenza confrontando con un tartufo nero. La lingua, il palato sono di color nero bluastro piu o meno scuri, dipende dalla intensita di pigmentazione. Lingua chiara in soggetto blu e da considerare come mancanza di pigmentazione. Pelle anche blu- grigia. Blu - e uno dei colori piu moderni e abbastanza giovane, il primo shar-pei blu e nato fine di anno 1985.
CIOCCOLATO: (diluito) derivante dal nero, di fatto questo colore è “nero diluito”. Variazione da chiaro cioccolato al latte a piu scuro. Pigmentazione nera non presente ma color cioccolata, lingua color lavanda, il primo shar pei cioccolata risale alla metà degli anni ‘80.
ISABELLA: Crema-Rosato con sfumature blu o grigio. Derivato da blu e fulvo. A primo sguardo si potrebbe qualificarlo come crema chiaro o fulvo chiaro, però questi cani hanno caratteristiche di cani blu: naso grigio o bluastro e visibile maschera grigia e non nera. La presenza di questa spolverata blu- scura o grigia- blu sulla maschera è obbligatoria. Altra differenza da crema e fulvo, il mantello isabella ha riflessi blu, grigio e rosa sporco, senza rosso. La cintura sulla schiena e le orecchie potrebbero essere piu scure, grigio (bluastra) o rosato- grigio.
Altre varianti sono il color LILLA diluito e l’ ALBICOCCA diluito.
SABBIATO: Colore poco difuso, molto spesso confuso con colore focato (Il Rottweiler ed anche il Doberman sono focati "black-tan") e sellato (marchio a forma di sella, il pelo SCURO o NERO non e uniformemente distribuito su tutto il corpo testa ed arti compresi simile al pastore tedesco che invece ha la sella nera ) Il sabbiato ha il pelo costituito da due tratti di colori, sulla base ha un colore e sulla punta un altro. Di regola, zone di colorazione vanno cosi: base chiara (sabbiata, rossa), punta di pelo nera. E di questi peli deve essere ricoperto tutto il cane, e non solo la schiena e i lati.
Tutti questi colori esistono sia nella variante di pelo HORSE sia nel BRUSH
Lo Shar pei può vantare d’essere la razza con più varianti di colori, suddivise in due categorie: SOLIDI e DILUITI tutti rigorosamente in tinta unita, senza macchie o parti di colore contrastanti. Alcuni soggetti si distinguono dal colore del muso “maschera”, che possono averla con varie sfumature del nero, del colore del manto o con sfumature solo intorno al naso.
I COLORI SOLIDI devono avere lingue rigorosamente BLU mentre i DILUITI hanno la lingua piu chiara color LAVANDA la lingua macchiettata di rosa è tollerata.
NERO: Colore dominante, spesso il nero nasce da genitori “colorati” per questo il cucciolo una volta adulto prende sfumature se blu-grigio argento, se cioccolato-marrone ruggine. La lingua chiara su soggetto nero è una seria mancanza di pigmentazione.
FULVO: Uno dei colori più antichi e più diffusi da qui deriva “cane con pelle di sabbia”, sia per il colore e sia per il tipo di pelo in molti casi pungente.
ROSSO: attualmente ha buona diffusione, può variare da rosso chiaro a molto intenso, da evidenziare tra le varie sfumature di rosso, il mogano colore molto intenso, fino ad arrivare al 5 punti di rosso (diluto, che ha mantello, naso, polpastrelli, ano e unghie rossi)
CREMA: solido o diluito, è il colore meno pigmentato, variando da quasi bianco ad avorio. Il soggetto tende ad essere più scuro sulla schiena, coda e orecchie.
BLU: (solido o diluito) varia da blu chiaro ad intenso grigio scuro, passando per blu argentato e fumo. Tartufo blu- grigio, in qualche caso quasi nero, ma si vede la differenza confrontando con un tartufo nero. La lingua, il palato sono di color nero bluastro piu o meno scuri, dipende dalla intensita di pigmentazione. Lingua chiara in soggetto blu e da considerare come mancanza di pigmentazione. Pelle anche blu- grigia. Blu - e uno dei colori piu moderni e abbastanza giovane, il primo shar-pei blu e nato fine di anno 1985.
CIOCCOLATO: (diluito) derivante dal nero, di fatto questo colore è “nero diluito”. Variazione da chiaro cioccolato al latte a piu scuro. Pigmentazione nera non presente ma color cioccolata, lingua color lavanda, il primo shar pei cioccolata risale alla metà degli anni ‘80.
ISABELLA: Crema-Rosato con sfumature blu o grigio. Derivato da blu e fulvo. A primo sguardo si potrebbe qualificarlo come crema chiaro o fulvo chiaro, però questi cani hanno caratteristiche di cani blu: naso grigio o bluastro e visibile maschera grigia e non nera. La presenza di questa spolverata blu- scura o grigia- blu sulla maschera è obbligatoria. Altra differenza da crema e fulvo, il mantello isabella ha riflessi blu, grigio e rosa sporco, senza rosso. La cintura sulla schiena e le orecchie potrebbero essere piu scure, grigio (bluastra) o rosato- grigio.
Altre varianti sono il color LILLA diluito e l’ ALBICOCCA diluito.
SABBIATO: Colore poco difuso, molto spesso confuso con colore focato (Il Rottweiler ed anche il Doberman sono focati "black-tan") e sellato (marchio a forma di sella, il pelo SCURO o NERO non e uniformemente distribuito su tutto il corpo testa ed arti compresi simile al pastore tedesco che invece ha la sella nera ) Il sabbiato ha il pelo costituito da due tratti di colori, sulla base ha un colore e sulla punta un altro. Di regola, zone di colorazione vanno cosi: base chiara (sabbiata, rossa), punta di pelo nera. E di questi peli deve essere ricoperto tutto il cane, e non solo la schiena e i lati.
Tutti questi colori esistono sia nella variante di pelo HORSE sia nel BRUSH